Inaugurato “Ancona Check Point”: test rapidi per HIV, HCV e Sifilide

È stato inaugurato oggi pomeriggio “Ancona Check Point”, un centro gestito dall’associazione Opere Caritative Francescane Odv e da altri partner dedicato alla prevenzione dell’HIV e delle infezioni sessualmente trasmissibili. In questa nuova struttura che, si trova in via delle Grazie 106, si potranno effettuare in modo gratuito e anonimo i test rapidi per l’HIV, l’HCV e la Sifilide, ma il Centro sarà anche un punto di ascolto che offrirà informazioni e supporto. Questo è il primo Check Point delle Marche ed è stato possibile aprirlo grazie all’Associazione Opere Caritative Francescane che l’ha realizzata insieme ad un nutrito gruppo di partner istituzionali e del mondo associativo: Comune di Ancona, Informa Bus, Città sane rete Italiana OMS, Caritas diocesana di Ancona-Osimo, Ospedali Riuniti di Ancona con la Clinica di Immunologia, Anlaids Marche, Free Woman e Arcigay Comunitas Ancona APS. L’apertura è stata resa possibile anche grazie al lavoro di Chiara Canzi e Stefano Piardi di BLM Project e alla vittoria del bando della Fondazione Gilead Italia che ha permesso di dare avvio all’iniziativa.

A tagliare il nastro sono stati l’assessora del Comune di Ancona Emma Capogrossi, il presidente delle Opere Caritative Francescane padre Alvaro Rosatelli, e l’Arcivescovo Angelo Spina che ha benedetto i nuovi locali. «Ci vogliono fatti concreti – ha detto l’Arcivescovo – e non parole. L’apertura di questo centro è un fatto concreto, reso possibile grazie al lavoro di tanti. Da soli si arriva prima, insieme si arriva lontani. Siamo tutti connessi e quanto sono preziose la vita e la salute. Prevenire è importante, così come vincere la paura, stando accanto ai giovani». Anche l’assessora Capogrossi ha sottolineato che l’apertura di “Ancona Check Point” è stata possibile grazie alla «sinergia tra diversi enti e associazioni, che lavorano insieme da molti anni per la prevenzione e la cura sul nostro territorio relativamente all’HIV/AIDS».

Come ha spiegato all’inaugurazione Luca Saracini, direttore delle Opere Caritative Francescane e de “Il Focolare”, la casa alloggio che da 20 anni accoglie persone affette da HIV/AIDS, «uno degli obiettivi è agevolare la diagnosi di HIV per far emergere le infezioni sommerse responsabili della trasmissione del virus. Le infezioni sessualmente trasmissibili continuano ad aumentare, soprattutto tra i più giovani e, per ciò che riguarda l’HIV, vengono diagnosticate per quasi il 70% con grave ritardo. Il nostro obiettivo è intercettare le persone che hanno contratto l’infezione, in modo da iniziare tempestivamente la terapia ed evitare che possano contagiare». Durante il momento inaugurale, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti degli altri partner istituzionali e del mondo associativo, è stato presentato anche il nuovo portale web, www.anconacheckpoint.it, attraverso cui interagire per prenotare gli appuntamenti e ricevere informazioni.

L’inaugurazione del Check Point è avvenuta dopo soli tre mesi dalla firma della dichiarazione di Parigi, che ha permesso ad Ancona di divenire la nona città italiana ad entrare nel novero delle Fast Track Cities, città che hanno sottoscritto un protocollo internazionale che prevede, entro il 2030, il raggiungimento di una serie di precisi obiettivi: implementare i test e far sì che il 95% delle persone con HIV sia consapevole del suo stato; che il 95% di queste siano in terapia; che il 95% di chi si sta curando arrivi ad avere una carica virale non rilevabile (e quindi non sia contagioso). Il 3 dicembre presso la sede del Comune di Ancona, la dichiarazione di Parigi era sta firmata dalla Sindaca Valeria Mancinelli, dal Vicepresidente IAPAC Bertrand Audoin, dall’Arcivescovo Angelo Spina e dai rappresentanti di varie realtà associative del territorio. Proprio Bertrand Audoin, oggi all’inaugurazione del Check Point, si è congratulato con Ancona, per aver «in breve tempo aperto la struttura. Userò Ancona come esempio di efficienza con le altre città, per far sì che passino velocemente dalla firma ad azioni concrete».

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